Nel 1950 l’ingegnere Russell A. Kirsch era a capo di un team di progetto alla US National Bureau of Standards (ora National Institute of Standards and Technology). Il team progettò il primo computer programmabile in America, il SEAC (Standard Eastern Automatic Computer) per sperimentare vari tipi di algoritmi per le agenzie governative nazionali.
SEAC utilizzava solo 747 tubi a vuoto (un numero irrisorio per il momento) alla fine espansi a 1500 tubi. Aveva 10.500 diodi di germanio che eseguivano tutte le funzioni logiche. La macchina utilizzava 64 linee di ritardatori acustici, per memorizzare 512 parole di memoria. Ogni parola aveva dimensioni di 45 bit e la frequenza di clock era mantenuta bassa (1 MHz). Perciò il SEAC sarebbe stato utilizzato per risolvere più di 50 diversi problemi scientifici indipendenti per vari utenti.
Nel 1957 molti laboratori e stabilimenti commerciali utilizzavano i computer, poichè necessitavano digitalizzare documenti cartacei attraverso riconoscimento dei caratteri. Ciò richiedeva un dispositivo di ingresso che poteva trasformare un’ immagine di un carattere in una forma adatta per la memorizzazione su supporti di memoria di un computer. Nacque il primo scanner di immagini per computer SEAC. Esso usava un tamburo rotante, un fotomoltiplicatore per rilevare riflessioni da una piccola immagine montata sul tamburo. Una maschera interposta tra l’immagine e il fotomoltiplicatore digitalizzava l’immagine in pixel discreti. Un convertitore seriale-parallelo collegato alla memoria SEAC abilitava un’immagine memorizzata ad essere visualizzata su un oscilloscopio a raggi catodici. Ciò rese possibile ai ricercatori di vedere ciò che il computer “vedeva”. Nonostante ciò una delle prime immagini mai digitalizzate e ri-visualizzate prima rappresentava un senso all’età e alla maturità nell’elaborazione delle immagini. Era quella del figlio neonato di Kirsch.
D’altronde La capacità di memoria limitata del computer SEAC evidenziava che lo scanner rappresentava le immagini come matrici rettangolari di dimensioni 176 x 176 pixel quadrati binari, ciascuno di dimensioni 0,25 millimetri x 0,25 mm.