Come si passa da un “calcolatore aziendale” ad un “home computer” così si cambia il tipo di sistema operativo.

Dopo gli anni 60 la maggior parte dei calcolatori veniva realizzata con circuiti integrati e le prestazioni erano migliori dei sistemi di vecchia generazione. Il principale problema era la difficoltà di trasferire la tecnologia alla gente comune per due ragioni: l’alto costo dei componenti elettronici integrati e del software da installare. La maggior parte dei calcolatori erano solamente “calcolatori aziendali” ed gli “home computer” furono prodotti solamente tra gli anni 70 ed 80. Negli anni 80  Andrew Stuart Tanenbaum,  un professore Americano di informatica alla Vrije Universiteit van Amsterdam, comprese che  i moderni computer da casa necessitavano un sistema minimo e multitasking.

Andrew Stuart Tanenbaum

Andrew Stuart Tanenbaum

Inizialmente progettò il microkernel di un sistema operativo ad uso didattico, poi rilasciò la prima versione di   MINIX (Minimal Unix) con licenza d’uso  FREE BSD (non open source né totalmente free).  Si sono succedute varie edizione del sistema operative e varie license d’uso, la  3d edizione fu rilasciata su licenza d’uso commerciale BSDTanenbaum ha descritto l’ architettura di MINIX 3.0 ed il codice sorgente in un suo libro: “ Sistemi operativi progettazione e Implementazione- 3/E”.

Il libro di MINIX

Il libro di MINIX

L’architettura software è fatta da 4 strati: il kernel, i driver dei dispositivi, i processi del server, i processi dell’utente. MINIX è stato originalmente progettato per IBM PC/AT, IBM PC, Atari ST, Motorola 68000, Commodore Amiga, Sparc station, Apple Macintosh. Nell’ultima versione è stato rilasciato per x86 ed in  fase di  sviluppo per processori embedded come: Power Pc, ARM7. La mascot di MINIX è  un orsetto lavatore.

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