Nel 1837 una proposta di Charles Babbage per una macchina meccanica (il motore analitico) è stata presa in considerazione.
Lo scopo di tale macchina era di replicare il comportamento umano nel caso dei calcoli matematici. Questo è stato il primo approccio alla scienza del computer prima della venuta dell’ elettronica. Quella macchina meccanica consisteva in: un motore meccanico, una ALU (Arithmetic Logic Unit), i dati di ingresso dovevano essere forniti da schede perforate e il calcolo in uscita avveniva da tre lettori di schede perforate. Il linguaggio di calcolo per la programmazione della macchina era molto vicino al codice assembly e aveva potere computazionale quanto la macchina universale di Turing. In realtà aveva una memoria dati di 1000 numeri, 50 cifre e 40 operazioni aritmetiche. La costruzione della macchina analitica è stata ritardata fino al 1910, quando Herny, figlio minore di Charles Babbage, ha ottenuto i fondi per assembare un “motore analitico di base”. Solo nel 1991, il Science Museum di Londra ha costruito una versione completa di di Babbage Difference Engine No. 2 in conformità alle specifiche originali.
I computer general-purpose attuali non funzionano con sistemi meccanici, ma con microprocessori complessi che eseguono molte istruzioni in breve tempo. L’elevato livello di integrazione di dispositivi su il numero di operazioni matematiche in una CPU per anno è cresciuto. Oggi la maggior parte dei dispositivi elettronici sono basati su una logica a microprocessore che significa che l’elettronica digitale ha costruito le basi per l’evoluzione dell’ informatica e quindi per l’ICT.